Perché mai dovresti già iniziare oggi ad investire in Intelligenza Artificiale (Artificial Intelligence – AI, in inglese) per migliorare il business aziendale?
Da una parte ne senti meraviglie, dall’altra sei indeciso e pensi che sia troppo presto e hai sentito che è ancora poco più che ricerca?
L’articolo che segue deriva da una analisi scientifica: ti conviene prendere un bel respiro perché non sarà breve e ti chiedo un po’ di pazienza per arrivare al punto, ma vale la pena perché si tratta di fare già oggi una scelta strategica importante per te e per la tua azienda, per evitare di scomparire improvvisamente tra meno di 5-10 anni.
Nel 2005 Ray Kurtzweil, che nel 2012 diventerà director of engineering (ingegnere capo, via) in Google, scrisse un libro, intitolato “La singolarità è vicina” in cui analizzava, dati alla mano, la crescita passata e attesa delle tecnologie.
Ti risparmio la legge dei ritorni accelerati, statistiche, curve ed altri tecnicismi contenuti nel libro e vengo subito al risultato finale, ovvero che:
- stiamo passando il punto in cui la curva esponenziale della crescita sta per iniziare bruscamente ad accelerare verso l’alto con ritmi incredibili ed imprevedibili per chi non sia preparato
- arriveremo entro il 2045 ad un livello tale che la nostra immaginazione non è oggi neppure in grado di ipotizzare scenari successivi, per quanto fantascientifici (chiamò questo punto singolarità tecnologica).
Il 2045 sembra parecchio vicino e queste previsioni spesso sono errate, infatti in una conferenza del 2017 Kurtzweil dichiarò di aver corretto la data alla luce di nuovi dati ed evoluzioni: anticipò la singolarità tecnologica al 2029.
Domani.
Ma cosa dovrebbe succedere in questo 2029?
Beh, che avremo una piattaforma di Intelligenza Artificiale Generalizzata (AGI, in inglese) con capacità simili o superiori a quella di un uomo.
E non finisce qui.
In effetti il 2029 non sarebbe effettivamente la data della singolarità, quella vera avverrebbe solo 5 anni dopo, quando avremo una intelligenza miliardi di volte più potente di quella umana.
Tra Kurtzweil e i vari commentatori da questa ipotesi di partenza sono nati molti possibili e fantasiosi esiti, spesso in contraddizione tra loro (ma alcuni già sottolineati da politici e altri personaggi di spicco a livello mondiale):
- allungamento della vita
- potenziamento dell’intelligenza umana (intelligenza aumentata)
- dominio dei robot ed eliminazione dell’umanità (Skynet di Terminator non può mancare, tra i pessimisti)
- sparizione di lavoro e denaro: tutti vivono tra aperitivi e partite a tennis (e io, se la vita continua a sufficienza, potrei pure migliorare la mia scherma)
- impatti sociali devastanti nel periodo transitorio tra l’inizio dell’utilizzo massivo dell’AI e la singolarità
- esiti “romantici” vari: come esempio, guardatevi “Lei”, film del 2013 con Joaquin Phoenix, se già non lo avete fatto (finale niente affatto banale, non lasciatevi ingannare dall’aggettivo “romantico”)
- …
Dopo esserci persi, quasi inevitabilmente, per un momento nella fantascienza, concentriamoci sugli impatti a breve per le aziende.
Partiamo da alcune riflessioni:
- Kurtzweil non viene annoverato tra i complottisti o i matti, ma tra gli scienziati seri, da tenere in considerazione
- il 2029 è probabilmente una data troppo vicina, ma lo è meno di quanto si pensi comunemente: in moltissimi casi, ne parleremo in futuro, poco noti fuori dalla cerchia degli esperti del settore, gli ESSERI UMANI SONO GIA’ STATI SUPERATI DA INTELLIGENZE ARTIFICIALI in task che vanno dalla comprensione di testi, all’individuazione di anomalie nella produzione industriale, all’evidenziazione di frasi critiche in documenti legali, alla lettura corretta da immagini e molto altro
- sulla data iniziale del 2045-2050 in tanti si erano trovati (compreso Stephen Hawking, per citare uno sconosciuto) e sono tutt’ora d’accordo
- le sue previsioni sembrano oggi sostanzialmente in linea
Anche considerando errori vari, quanto conviene ignorare, con tempi così stretti, un avviso simile, in termini di strategia aziendale?
Personalmente trovo decisamente troppo ottimistica la data del 2029, ma suggerirei di considerarla, se non come quella della singolarità, almeno come data di cambiamento radicale di ogni business.
Restano comunque meno di 7 anni e non è inusuale che le strategie aziendali si impostino nell’ordine dei 10 anni: conviene pensarci da subito, siamo già in ritardo.
La singolarità arriverà molto velocemente, ma non con modalità on/off, per cui oggi non c’è e domani ci sveglierà il maggiordomo robot.
Le aziende devono pensare ad una crescita supportata dall’Intelligenza Artificiale fin da subito, per non finire fuori mercato senza neppure avere il tempo di accorgersene, ma, anzi, cercando di essere tra quelle che guideranno il cambiamento.
Serve attrezzarsi, non solo tecnologicamente, ma anche nella cultura aziendale, a partire da subito.
Non saranno gli esperti di intelligenza artificiale a cambiare il mondo del lavoro, perché non è mai stata la tecnologia, da sola, a farlo, ma gli imprenditori che capiranno come usare quella tecnologia nel loro ambito, prima degli altri.
Se ti culli nel pensiero che quasi tutte le aziende sono nella condizione della tua, evidentemente non hai considerato che le big del mercato come Google, Amazon, Meta e compagnia cantante, possono da sole fare il vuoto in pochissimo tempo e che su questi argomenti, non a caso, stanno investendo davvero parecchio e da parecchio tempo, soprattutto nella direzione del machine learning e, in particolare, del deep learning.
Se pensi che la problematica interessi solo aziende informatiche, forse non hai sentito mai parlare di Elon Musk.
E comunque, anche senza diventare matti a cercare, è probabile che non sia così difficile trovare qualcuno anche nel tuo settore che già stia integrando sistemi di AI per migliorare i processi aziendali e ridurre i costi.
Se pensi che non sia comunque possibile competere contro quegli enormi investimenti, collegati a me e parliamone: non esiste solo il deep learning e l’impressione, (non solo mia, in verità), è che la comunicazione dei media generalisti su questo argomento sia scarna ed unidirezionale e quindi, a meno che non abbiate un esperto nel campo in azienda, che ti manchino ancora molte informazioni vitali.
Forse posso aiutarti a trovare una strada adatta per far continuare la tua azienda ad essere competitiva con l’Intelligenza Artificiale o, almeno, per aiutarti a monitorare le evoluzioni con continuità, mentre decidi se è il caso o meno di darsi una mossa.
Intanto allenati a tennis o a scherma, che non si sa mai.
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